Mauro Pasqualini - ala - al Bologna dal 1966 al 1972 (non in modo continuativo)


Mauro Pasqualini - ala - al Bologna dal 1966 al 1972 (non in modo continuativo)

Descrizione

Mauro Pasqualini, classe 1947 di Crevalcore, ala. Cresciuto nelle giovanili del Bologna, passò in prima squadra nel 1966/67 dove però non giocò nessuna partita ufficiale. Prestato al catania in serie B per un anno tornò al Bologna nel 1968/69, stagione che vide la squadra rossoblu completamente ringiovanita al mercato con gli acquisti anche di Mujesan, Savoldi, Cresci, Gregori e Lambrugo. In quel campionato Pasqualini collezionò 8 presenze che rimasero le uniche nonostante il suo ritorno nel 1971/72. Pasqualini aveva grandi doti, in particolare aveva grande scatto che univa ad ottime doti tecniche. All'epoca questo tipo di giocatore veniva classificato come "funambolico". Mauro Pasqualini ebbe tuttavia molta sfortuna e diversi e importanti infortuni limitarono la sua carriera che vide partecipazioni anche nel Cesena (promosso in serie A nel 1972/73), ad Arezzo, a Livorno e Monza dove chiuse proprio a causa dell'ennesimo infortunio nel 1975 ancora molto giovane. Pasqualini partecipò anche alla tournée americana del 1972 e in quell'occasione ebbe modo di incontrare il Santos del fuoriclasse Pelé. Il nostro Pasqualini giocò talmente bene al punto di attirare l'attenzione di Pelé che volle donargli la propria maglia. Il giovane Pasqualini, ne fu talmente inorgloglito che fece la doccia post-partita con la maglia fra le mani per paura che i compagni gliela portassero via (anche solo per scherzo). Dopo tanti anni Pasqualini donò la maglia di Pelé per una causa benefica, a favore di una bambina di Foiano della Chiana, paese dove Pasqualini aveva preso la residenza. In seguito Pasqualini ritornò in possesso della cara e preziosa maglia e decise di donarla nuovamente in beneficienza al suo comune di Nascita, Crevalcore, che era stato colpito dal terremoto nel 2012. L asta si concluse con l'acquisto da parte della UISP della maglia, per 9000 euro. Successivamente la stessa UISP decise di restituire il vecchio cimelio a Mauro Pasqualini che più di nessun altro meritava di incorniciare quel pezzo di storia della sua carriera agonistica.

Other info

Views: 2677

Rating

Giudizio 5,0 (1 voto)

10 Commenti

Aggiungi un commento:

*Campi richiesti



Sottoscrivi i commenti RSS Feed