1933 vg - Forlì - Monumento ai caduti della Grande Guerra e della Rivoluzione fascista


1933 vg - Forlì - Monumento ai caduti della Grande Guerra e della Rivoluzione fascista

Descrizione

l piazzale della Vittoria è un'ampia area, edificata durante il ventennio fascista, che sorge a Forlì, immediatamente fuori da quella che era denominata Porta Cotogni, una delle porte della città, oggi non più esistente. Fu così chiamato dopo che venne eretto il possente monumento ai caduti della prima guerra mondiale che domina l'area dal 30 ottobre 1932. Il monumento venne realizzato dall'architetto romano Cesare Bazzani che vinse un concorso nazionale per aggiudicarsi i lavori dell'opera. Fino al quel giorno il Piazzale era intitolato ad Armando Casalini, deputato assassinato nel 1924. Il Monumento È alto in tutto 32 metri di cui 22 metri solo della colonna dorica. La colonna è realizzata in pietra dorata di Trani su cui posa una scultura in bronzo che rappresenta la vittoria con le ali innalzate nel triplice campo ovvero in cielo, in terra e in mare, opera dello scultore romano Marescalchi. I blocchi ai lati della colonna presentano altorilievi scolpiti da Bernardino Boifava e rappresentano i principali momenti della vita degli eroi: l'attacco, la difesa, il sacrificio e il trionfo. Ai lati sorgono due fontane che rappresentano simbolicamente il sacrificio della vittoria. Il cancello, in ferro con borchie di bronzo, opera pregevole della Fonderia Baldi di Brisighella, introduce alla cappella votiva; una scala interna a chiocciola in ferro, con gradini in ferro, consente di raggiungere la sommità della Colonna, ma ora non è agibile. Il piazzale funge sia da grande rotatoria sia da svincolo tra Corso della Repubblica, viale Roma, via Corridoni, viale Matteotti e viale della Libertà. Sul piazzale si affaccia il Palazzo dell'ex collegio aeronautico costruito nel 1937 per volontà di Benito Mussolini su progetto di Cesare Valle in stile razionalista. Fu il primo istituto aeronautico d'Italia. Davanti ad esso, notevole è la statua di Icaro, dello scultore Francesco Saverio Palozzi. All'imbocco con corso della Repubblica si trovano le Palazzine Gemelle costruite nel 1933, che l'architetto Cesare Bazzani aveva progettato come nuova porta d'ingresso della città in sostituzione della vecchia barriera del dazio Vittorio Emanuele[1]. Sul piazzale si affacciano inoltre l'edificio che ospita la Facoltà di Economia dell'Università di Bologna, costruito nel 1935 su progetto di Arnaldo Fuzzi[2], l'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e l'ingresso principale del Parco della Resistenza da cui è possibile osservare tutto il piazzale.

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